La croce processionale d'argento, datata 1377, è opera dell'orafo sulmonese Paolo di Meo Quatraro;
nella targa ovale affissa sulla stessa, si legge:
HOC OPUS FECIT FIERI FR. ANDREAS
ABBAS S. JOHANNIS DE COLUMENTO
PER MANUS MAGISTRI PAULI MEI
DE QUATRARIIS DE
SULMONA
La croce, commissionata dall'Abate Andrea Agnifili, da un lato reca l'immagine del
Crocifisso e dall'altro i simboli dei quattro Evangelisti.
E' d'argento sbalzato e dorato: misura m. 0,72 x 0,59.
I bracci hanno il fondo decorato a fregi vegetali e terminano con triboli.
Nel lato retto ci sono: il Crocifisso, nei trilobi il pellicano, la Vergine, S. Giovanni e il calvario col teschio; sotto il pellicano è rappresentato l'albero del Paradiso terrestre col serpente.
In quello verso, invece, al centro si vede il Redentore seduto in trono che sta benedicendo, col globo nella sinistra, mentre nei trilobi i simboli dei quattro Evangelisti.
I bracci recano inoltre tre medaglioni già smaltati. Dai bordi sporgono sfere di rame dorato. Il nodo in rame dorato è sbalzato a motivi fogliacei e adorno di sei medaglioni smaltati con figure di Santi.
Sotto la figura del Redentore, una targhetta in caratteri gotici recante la scritta sopra riportata.
La croce è attualmente custodita da Sua Eccellenza il Vescovo Metropolita di L'Aquila.
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