Alle 8 in punto, ora dell’ appuntamento, quasi tutti i partecipanti erano
già a Roio Piano pronti per l’avventura. Dopo aver ricevuto dagli
organizzatori del materiale illustrativo e dei preziosi consigli, alle 8 e
30 in punto si parte!
Dopo pochi minuti si aggiunge al gruppo una nuova compagna di cui nessuno
aveva sentito la mancanza: la pioggia. Un consistente acquazzone si
abbatte sulla comitiva ma quasi nessuna si fa prendere dallo sconforto e
si va avanti; in fondo, come fatto notare da un saggio accompagnatore,
“questa è la montagna!”
Fortunatamente la pioggia, al contrario degli altri, si stanca presto e se
ne torna a casa e, un tiepido sole provvede ad asciugare i più di ottanta
coraggiosi.
La prima sosta ufficiale avviene al villaggio Tholos (Capo Ripa) dove il
Prof. Alessandro Clementi e il Prof. Gianfranco Totani tengono una breve
lezione per spiegare la storia delle costruzioni in pietra che
costituivano il villaggio e mettono in risalto l’assoluta assenza di una
valorizzazione storica-turistica del luogo.
Intervengono anche Rossano Soldati e Valter Chiappini per mostrare al
gruppo alcune delle varietà di fiori e arbusti presenti nella zona. Questi
interessantissimi intermezzi botanici si ripeteranno spesso durante tutto
il percorso e metteranno in evidenza la quantità di bellezze naturali che
abbiamo sotto gli occhi, e spesso sotto i piedi, senza rendercene conto.
Intanto il cammino procede con allegria, con qualche accenno di stanchezza
subito risolti con generosi apporti di incoraggiamenti morali e
soprattutto materiali (panini, uova sode, cioccolate…) e con gli sforzi
degli accompagnatori per tenere unito il gruppo e scoraggiare le
tentazioni di tagliare il percorso previsto.
Poco dopo mezzogiorno si arriva alla meta, le case Michetti a prato
Campoli.
Le condizioni meteorologiche sconsigliano di arrivare fino al villaggio e
la comitiva si ferma in prossimità di una prima costruzione da dove si
gode di una stupenda veduta della piana sottostante che, il ripetuto ed
improvviso alternarsi delle condizioni metereologiche, rende ancora più
suggestivo.
Il Prof. Alessandro Clementi tiene un’altra interessantissima lezione
sulla storia delle casette mentre il rappresentante del CAI, Felice Flati,
comunica l’intenzione del CAI stesso con la collaborazione
dell’amministrazione comunale di Lucoli e di altri enti, di restaurare
almeno una delle casette per farne un rifugio e per far si che arrivi alle
generazioni successive una testimonianza del passato e della vita dei
nostri predecessori.
Dopo gli interventi degli amici botanici e dei rappresentanti della
sezione giovanile del CAI che evidenziano l’importanza che i giovani si
avvicinino alla natura, si procede alla suggestiva foto di rito con al
centro la bandiera dell’iniziativa “Summit for Peace” (va infatti
ricordato che l’escursione aderisce a questo progetto alpinistico/umanitario
ideato dal Club Alpino Italiano).
Dopo l’ennesimo spuntino, si riprende la marcia alla volta della meta
finale utilizzando l’antico sentiero percorso giornalmente dai nostri
antenati ed oggi, in alcuni punti, quasi sparito, ma non agli occhi degli
esperti accompagnatori.
Sono quasi le 14 quando il gruppo raggiunge la chiesa della Beata Cristina
dove, ad accoglierlo, trovano una graditissima sorpresa, la musica della
banda de “Ji Briganti”.
Ma non è ancora finita, il cammino riprende alla volta dell’Abbazia di San
Giovanni Battista dove i partecipanti vengono accolti dal parroco, dal
sindaco e dove Maurizio Fiorenza illustra brevemente la storia e le
caratteristiche artistiche ed architettoniche dell’Abbazia.
Sia gli interventi che l’illustrazione sono graditi ed interessanti ma
ormai tutto l’interesse è rivolto ad una sola cosa: il pranzo.
Quindi, con passo spedito nonostante le ore di cammino alle spalle, si
percorrono gli ultimi metri per arrivare al Circolo Bocciofilo Monte
Orsello, dove una suggestiva tavolata attende il gruppo e dove un perfetto
servizio, offre loro la meritata e gustosa ricompensa: penne, salsicce e
vino a volontà.
Intanto su di uno schermo gigante vengono già proiettate le immagini ed il
video dell’avventura appena trascorsa che permettono di rivivere e
condividere i bei momenti della giornata, il tutto accompagnato da un
sottofondo musicale che ha contribuito a creare un’atmosfera suggestiva.
Dopo caffè ed amaro si passa ai sentiti ringraziamenti al Circolo
Bocciofilo per l’organizzazione del pranzo, ai bravissimi cuochi e a tutti
quelli che hanno contribuito alla riuscita della giornata.
Dopo i discorsi di saluto del sindaco di Lucoli, di Maurizio Fiorenza, del
prof. Prof. Alessandro Clementi e del Prof. Gianfranco Totani, il
rappresentane del CAI, Felice Flati a nome del CAI stesso, consegna la
bandiera “Summit for Peace” e i gagliardetti del CAI al sindaco di Lucoli,
Luciano Giannone, che ricambia con una targa ricordo.
Tocca infine a “Ji Briganti” e alla loro musica, scatenare le danze dei
già rinfrancati marciatori.
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