Le qualità ambientali del territorio lucolano
hanno favorito la sopravvivenza e l’insediamento di buona parte dei mammiferi
tipici della fauna appenninica. Questo è dovuto soprattutto alla presenza di
sistemi forestali ben conservati che permettono ripopolamenti spontanei
(Istrice, Lupo, Tasso ) o indotti (Cervo e Capriolo).
|
Capriolo
Il capriolo è il più piccolo cervide originario dell’Europa. Esso predilige zone
di pascolo abbondante e zone agricole non più soggette a coltivazioni in quanto
si ricoprono in breve tempo di erbe alte e cespugliame vario. |
E’ un animale molto timoroso e dotato di olfatto
e udito acutissimi. Presente sulla quasi
totalità del nostro territorio, in numero ancora limitato ma sicuramente in crescita. I
più frequenti avvistamenti ricadono nelle seguenti località:
Campo Felice, Raponaglia, strada interpoderale S. Martinella, bosco della Portella,
Campoli. |
Cinghiale
Reinserito per scopi venatori nelle aree a noi limitrofe sta colonizzando anche
il nostro territorio. Durante il periodo estivo in concomitanza della
maturazione della faggina è facile imbattersi soprattutto nella zona di
Campo Felice in
branchi che possono raggiungere anche 60-70 individui. Nel periodo autunnale
vista la mancanza di frutti di castagno il suo numero decresce vertiginosamente
ma esemplari isolati sopravvivono nelle zone più riparate e impervie. Anche se
assiduamente cacciata è una specie sicuramente in crescita.
|
Lepre
E’ diffusa su gran parte del territorio, dal carattere timidissimo è però
possibile vederla uscire dal covo durante una passeggiata in montagna.
La sua densità è inferiore alla potenzialità del territorio ma malgrado sia
soggetta ad una caccia molto assidua sopporta bene gli abbattimenti stagionali. |
Crediamo che siano molti i soggetti vittime delle
auto che percorrono la statale 584 da S. Antonio
al casello autostradale o la strada di Valle Maggiore. |
Lupo
Presente sul territorio, ma di difficile avvistamento a causa della sua
straordinaria mobilità, in poche ore infatti da Campo Felice un lupo può
spostarsi verso il Velino, il Sirente o Castiglione di Tornimparte per poi
tornare altrettanto rapidamente al punto di partenza. Quando invece il terreno è
innevato, è facile scoprire sul manto bianco le tracce del suo passaggio. Questo
splendido predatore frequenta tutte le quote del nostro comune. Temuto e
odiato per millenni dall’uomo, il lupo è stato cacciato fin sull’orlo
dell’estinzione, può tornare stanziale solo con misure di salvaguardia e con
disponibilità di ungulati-preda come il capriolo.
|
Istrice
E’ specie rara a livello nazionale, quindi la sua presenza nel nostro territorio
è secondo noi motivo di vanto. Ama i fondovalle di querceti ed è anch’esso di
spiccate abitudini notturne. Danneggia spesso i raccolti di patate, di cui è
particolarmente ghiotto ma la perdita di qualche chilo di tuberi non è poi cosi
grave quanto potrebbe essere la sua estinzione. |
Si rinvengono spesso aculei, lunghi fino a 30 cm, che testimoniano la sua
presenza nelle zone di Salarano,
Puntiche, Fonte Prata, Culicuni e nei pressi del cimitero di Casamaina.
Orso
La specie è presente sul territorio attraverso transiti provenienti dal
confinante parco del Sirente, avvistamenti nella zona di Valle Ona e Miniere di
bauxite. In questo autunno sono state però rilevate tracce del plantigrado anche
al bosco delle Cese e di Cerasolo. Numerosi faggi graffiati verticalmente sono
la testimonianza della presenza del grande mammifero. Una adeguata tutela
ambientale potrebbe garantire la stanzialità o il temporaneo soggiorno nelle
nostre aree forestali.
|
Scoiattolo
Piccolo roditore che abita quasi tutti i luoghi più freschi e umidi di Lucoli.
Il suo habitat è penalizzato dal taglio di querceti e dall’eliminazione di
piante mature, si nutre di noci, nocciole, ghiande e giovani germogli. |
E’ specie dannosa durante il periodo
primaverile poiché può nutrirsi anche di uova di piccoli uccelli. Velocissimo sia in terra che sugli alberi e di indole molto
curiosa è facilmente osservabile lungo la strada dell’Ortare, Fossatigliu,
Cottorò, Faito, querceto di S. Croce e in altri siti dove c’è disponibilità
alimentare. La sua presenza è sicuramente in aumento malgrado molti soggetti
periscono investiti dalle autovetture. |
|
Tasso
Si è reinserito nelle nostre contrade recentemente insediandosi fino ai 1400
m di altitudine. E’ attivo soprattutto durante le ore notturne che trascorre
cibandosi di bacche e larve. Anch’esso perseguitato dall’uomo per i danni
che causava alle coltivazioni di mais, sta ritrovando ora gli spazi necessari alla
sua esistenza. Lo si può incontrare soprattutto di notte nelle seguenti
località: Cupaio, Fonzariata, Fossatigliu e Tartaglione di S. Andrea.
|
Volpe
Presente e ben adattata su tutto il territorio, anch’ essa ha saputo trarre
benefici dalla marginalità delle aree prima coltivate. Capace di nutrirsi in
discariche è facile osservarla intorno ai centri abitati ove di frequente
saccheggia animali da cortile. La crescita demografica è
controllata dalle frequenti epidemie cui è soggetta nei periodi di
sovraffollamento.
|