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Lucoli: la flora arborea - fagaceae   

     

 
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Nome Castanea sativa - Castagno
Nome dialettale Castagna
Fioritura Fiorisce a maggio-giugno e matura i frutti a ottobre-novembre.
Habitat Predilige i substrati freschi e profondi, di natura silicea o comunque decalcificati. E’ sensibile alle gelate tardive e ai lunghi periodi di siccità. I castagneti da frutto, sono formati da grandi e vecchi esemplari distanziati per favorire la fruttificazione, mentre i castagneti cedui, allevati soprattutto per la produzione del legno, sono costituiti da popolamenti più serrati e con esemplari di piccole e medie dimensioni, per paleria e da ardere.
Areale Diffuso nella zona di Casavecchia, macchie poco estese, esemplari secolari abbastanza rari a S. Croce. Si è spontaneizzato in diversi punti del territorio fino a 1200 m verso Casamaina.
Descrizione
Albero caducifoglio alto fino a 20-25 m,con tronco eretto e massiccio molto ramificato e con chioma ampia. Con l’età la corteccia, prima liscia, diventa rugosa e profondamente screpolata con fessurazioni a tipico andamento a spirale. Le foglie sono alterne, semplici, seghettate; la pagina superiore è lucida, verde-scuro, quella inferiore è opaca e verde-chiaro. La pianta è monoica, i fiori sono riuniti in infiorescenze unisessuali; quelle maschili sono degli amenti eretti, di colore giallo-chiaro e dall’intenso odore; quelle femminili, localizzate alla base degli amenti maschili,sono piccole e brevi,formate da pochi fiori e protette da un involucro che, dopo la fecondazione, si chiuderà completamente, si ispessirà ricoprendosi di lunghi aculei e formerà il “riccio” che, a maturità, si aprirà in 4 sezioni lasciando uscire i frutti riuniti a 1-3. Il castagno, che possiede un’ottima capacità pollonifera, è molto longevo e può raggiungere i 500 anni di età.

Utilizzazioni
Il legno, semiduro, elastico, compatto, poco pesante, di lunga durata, è molto pregiato ed è utilizzato per la fabbricazione di mobili, infissi, pali, travi. Le castagne hanno rappresentato nel passato una notevole fonte alimentare per le popolazioni montane. Attualmente sono largamente utilizzate anche dalle industrie dolciarie. Le foglie contengono un glucoside bechico che fluidifica il muco bronchiale.

 

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