Descrizione Albero alto fino a 15-20 m, poco longevo a tronco dritto e slanciato e rami eretti; raramente assume aspetto arbustivo; corteccia liscia e lucida, che si desquama in nastri orizzontali. Dalle ferite del tronco sgorga una resina gommosa. Foglie alterne lungamente picciolate di forma ovato-oblunga. Fiori bisessuali riuniti in ombrelle di due o sei con petali bianchi. Il frutto è una drupa globosa, lucida, rosso scura e dolce. Utilizzazioni Il ciliegio, poco utilizzato in selvicoltura, meriterebbe invece, un più largo impiego sia per il suo legno sia per favorire la fauna selvatica. Il legno, duro, pesante e poco poroso, è molto pregiato per fare mobili. I suoi frutti sono utilizzati sia direttamente sia per preparare marmellate, dolci, liquori. Molto usato a Lucoli per fare cherry e la conosciutissima ratafià. L’epiteto specifico avium in latino significa ”degli uccelli” con riferimento all’appetibilità dei frutti da parte di questi animali. |