I pensieri degli alunni
della Scuola P. Marrelli di Lucoli sulle violenze ai bambini
di Miriana,
Cristina,
Michela,
Federico,
Piergino
Ci sono molti bambini che soffrono per le violenze che subiscono: alcuni
li costringono a lavorare, altri a chiedere l’elemosina per strada,
altri invece li vendono per farli combattere o per prelevargli degli
organi .
L’UNICEF, da quasi cinquanta anni, sta lavorando per permettere ai
bambini di non essere più vittime di simili violenze.
Io posso ritenermi una bambina fortunata, perché non sono mai stata
vittima di alcuna violenza: così vorrei che fosse per tutti i bambini
del mondo.
(Miriana, classe IV)
Nel mondo ci sono migliaia di bambini vittime di abusi sessuali, usati
per fare la guerra, per lavorare o per chiedere l’elemosina e per fare
tutto questo vengono strappati alle famiglie.
Io vorrei che tutto ciò
non succedesse perché non è una cosa bella.
(Cristina, classe IV)
Al telegiornale si vedono molti bambini poveri, mal ridotti, sono così
perché nel loro paese c’è la guerra ed alcuni di essi rimangono senza
genitori.
A me queste cose non piacciono perché mi sento impotente di fronte a
tutto ciò.
Un bambino ha diritto di avere un futuro migliore, essere
trattato con cura, avere una dignità, una cittadinanza, un’istruzione…
Insomma per me il bambino deve essere trattato come un bimbo che ha
bisogno di amore e di affetto e soprattutto non bisogna trattarlo come
un giocattolo che, quando è rotto, si butta via.
(Michela, classe V)
Sapete, alcuni bambini vengono mandati in guerra come bambini-soldato.
Ai semafori ci sono bambini a chiedere l’elemosina; alcuni di loro
vengono anche puniti in modo severissimo, come ad esempio spegnendo
sulle loro braccia sigarette accese e così via. Noi ci consideriamo
fortunati di fronte ai bambini poveri. Alcuni di loro vengono venduti
per guadagnare i soldi, alcuni li fanno anche lavorare per guadagnare e
per fare contente le loro famiglie.
Sapete io non sopporto di vedere un bambino con il fucile in mano.
(Federico, classe III)
In occasione di questa ricorrenza, vogliamo rivolgere il nostro pensiero
allo sfruttamento dei minori, un problema che ci colpisce profondamente,
forse perché riusciamo ad immaginare la sofferenza di bambini che non
sono fortunati come noi.
Oggi vogliamo sensibilizzare anche gli adulti a questa triste realtà,
affinché nessuno possa rimanere indifferente.
Lo scopo del nostro interessamento a questo tipo di problematica è
quello di dimostrare che per raggiungere la pace nel mondo bisogna
abolire non solo le guerre, ma anche le piccole battaglie che ogni
giorno milioni di bambini sono costretti a combattere per salvaguardare
i propri diritti.
(Piergino, classe V)
|