Lucolani popolo di artisti, menti brillanti e di grandi viaggiatori
a cura di Mizzi

Lucolani, popolo di artisti, inventori, menti brillanti, scienziati, ma soprattutto popolo di grandi viaggiatori.
Già...
In questi ultimi anni sembra proprio che i posti esotici chiamano e i lucolani rispondono.
La regola delle vacanze in terre straniere è questa: andarci per raccontarlo.
Miei cari lettori, volete mettere, al ritorno dalle vacanze, uno che racconta di esser stato alle SEISCELLE o a SCIARMESCIEICC!!!, con uno che ti dice: “Noi siamo andati quindici giorni a Montereale” (con tutto il rispetto per gli abitanti di Montereale, ovviamente!).
E si racconta di quanto sono belli i paesi stranieri, il mare cristallino, la sabbia bianchissima, il profumo degli incensi, gli abitanti del luogo; e si omette che ti sei preso la cacarella in Egitto, la febbre gialla in Cina, un’intossicazione alimentare in India (dove hai mangiato i serpenti ripieni!), quando ti hanno scippato a Città del Messico… Queste miei cari lettori, sono cose superflue!
Perché mai descrivere le notti sul water e fare i conti di tutti i soldi che ti hanno fatto sganciare perché la cena, l’acqua e la carta igienica non erano comprese nel pacco offerta delle vacanze?
Non è carino parlare sempre di soldi!
Perché alla fine quando ci sei, e ti chiedono 4 euro e 26 centesimi per una bottiglietta d’acqua (a temperatura ambiente, e quindi mentre la bevi ci devi soffiare sopra come sul brodo!) da 50 cci elle, li paghi e ti stai pure zitto!
Ma guai, dopo che hai rimesso le chiappe sulla poltrona di casa, a dare questa soddisfazione a quella strega della sorella di tuo marito o a quel rompiscatole del marito di tua sorella che poi ti dice: “Te l’avevo detto di non partire!”.
Quindi queste cose eviti accuratamente di dirle, e poni l’accento sulle uniche due cose positive del viaggio: il buon caldo (evitando di parlare di eventuali escursioni termiche!) e il ritorno, accentuando la stanchezza post-aereo, con un tono che esprime testuali pensieri: “Mò però lassame stà! Stengo stracca e me ‘oglio repusà’!”.
E mentre accendi il fuoco (perché quando torni a Lucoli ti sembra di stare a meno venti) e ti fa fumo il camino, ripensi a quei bei soldi, andati anche loro in fumo, per comprare uno scialle da una zingara, per riportarlo a tua suocera, che infondo è una zingara pure lei, ma che tanto non lo userà mai, e va a finire che neanche l’ha apprezzato!
Ma i soldi non si trovano sotto un cavolo (come i bambini!), dunque c’è anche chi è impossibilitato a fare questa “magnifica” esperienza esotica.
E quindi senti di gente che sta quindici giorni barricata in casa, attenta a non fare il minimo rumore, per far credere poi a quelle snob delle amiche sue che è stata in Papuasia, e non a Cesenatico come loro…
Bella la Papuasia!
15 giorni a fare dalla camera alla cucina con le ascelle e la fronte sgocciolanti, perché il "piano" obbliga a tenere le fineste e i balconi serrati.
Bella la Papuasia!
Mentre quelli del piano di sopra, convinti di essere soli si danno, al Kamasutra del nuovo millennio e quel cigolìo del letto ti lascerà in testa i postumi per la vita intera!
Bella la Papuasia!
Mentre ti stanno per entrare i ladri in casa e non puoi chiamare neanche la polizia, per non farti scoprire dalle snob (e per fortuna che ha retto il chiavistello!). Già.
Nonostante tutto, bella la Papuasia dei tuoi desideri!
15 giorni a rimuginare, atlante e cartine in mano per inventare balle credibili da poter rifilare a quelle snob delle vacanze a Cesenatico, che poi sarebbero le tue amiche!
Ma umiliante la Papuasia quando poi ti beccano e raccontano tutto persino al telegiornale, di te che sei stata 15 giorni barricata in casa, rischiando un’asfissia o la cecità, per poi essere derisa da tutto il comune e dall’intera nazione!

Lucolani... popolo di artisti, inventori, menti brillanti, scienziati, ma soprattutto popolo di grandi viaggiatori!
 

 

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