Guida agli acquisti di
Natale
a cura di Torny
N.B. Se avete una connessione via modem, per evitare di
spendere una cifra astronomica con la bolletta del telefono, per leggere
questo articolo, vi consigliamo
prima di stamparlo (clicca
qui), perchè ci è
venuto un pò lunghetto.... ma non potevamo fare diversamente per un
argomento così importante!
Carissimi lettori, gravati dal peso delle bollette del telefono,
dall’ I.C.I. sulla prima casa, dalla luce, dal gas, dall'immondizia, dal
tubo del water che perde, dalla moglie che vuole la pelliccia, dal
marito che gioca d’azzardo, dai figli che vogliono la playstation 2, mi
rivolgo a voi.
Voi che col passaggio lira-euro c’avete solo perso.
Voi che avete sempre lo stesso misero stipendio e già è un miracolo che
vi danno la tredicesima.
Voi che tutti gli anni accusate un malore alle mani e al portafoglio in
questo periodo: IL PERIODO DI NATALE.
Mettiamo subito le premesse: non facciamo gli ipocriti: ci piace
ricevere regali dagli altri. Altroché.
L’atmosfera, quando vengono aperti, sotto l’albero
illuminato di mille lucette ad intermittenza, incastrate tra le fronde
rigogliose et lussureggianti, rigorosamente in plastica; davanti al
presepe e a Gesù Bambino nel deserto contornato da ABETI e NEVE, da
pecore e pastori e cammelli e aquile e angioletti e stelle e mosche e
bue e l’asinello e la befana e i re magi e il MUSCHIO (la nascita di Gesù è proprio un miracolo…!); davanti
al fuoco scoppiettante (chi ce
l’ha), in alternativa, davanti la stufa (chi ce l’ha), oppure nella
calda atmosfera di festa creata dal termosifone; sul tavolo imbandito di
leccornie di tutti i generi, tanto da rischiare ogni anno se non una
lavanda gastrica, almeno un mesetto di ritiro in Tibet, fustigati dal Dalai Lama; sotto lo sguardo ansioso del regalante che aspetta almeno un
ringraziamento caloroso e che gli dedichiate una poesia recitata da
Marcello Mastroianni(e lo facciamo pure resuscitare?) e musicata
dall’orchestra sinfonica della Scala con annesso Pavarotti che fa i
gargarismi alla fine di ogni verso…eccetera eccetera…
Siamo assuefatti così psicologicamente dalla “S.R.N”, la “Sindrome dei
Regali di Natale”, che non si sconfigge così facilmente, perché è una
malattia che si sviluppa volontariamente in età infantile e tende ad
essere nascosta codardamente dagli adulti. Ed è anche un pretesto per
rinfrancare i rapporti umani.
Non guardatemi storto: è vero.
Se un’ipotetica signora Y ha fatto un regalo all’ipotetica signora X,
quando la signora X ha dato alla luce il piccolo Q, la signora X si
sentirà in debito con la signora Y. Che fare?
Aspettare che la signora Y
dia alla luce qualche pargolo. Si dà il caso che la signora Y è vedova
ed ha 86 anni e che non ha mai avuto figli.
E’ matematicamente impossibile che la signora Y dia alla luce un bambino
entro l’anno, o anche entro l’anno a venire.
Come si risolve la quaestio?
Al limite, la signora Y va a finire all’ospedale, e la cosa si risolve o
con la morte o con zucchero e caffè. Ma si dà il caso che la signora Y
zappa ancora la vigna di 10 ettari ed ha anche 27 pecore, ed ha sempre
goduto di ottimissima salute. E’ matematicamente impossibile che la
signora Y si senta male entro l’anno, o anche l’anno a venire.
L’inghippo si risolve a Natale: la signora X porta il piccolo Q in
visita alla signora Y e porta con sé un piccolo regalo di poco conto…che
ne so…una presina, uno sparruccio, qualsiasi cosa. Dov’ è il problema,
vi starete chiedendo. Ebbene, miei ingenui lettori, il problema è che la
signora X si è pentita di aver fatto nascere Q , quando si è ritrovata
in casa gente che non conosceva, vista magari di sfuggita sull’autobus,
o lontani parenti partiti dal Venezuela apposta per felicitarsi con lei.
A natale, la signora X, ha speso 800 euro di stronzate da regalare alla
signora M, alla signora F, V, B, N, H, K, L…etc…etc…Morale: se la gente
si facesse i cazzi suoi, questo non succederebbe.
Sbagliato, succede, e noi non possiamo impedirlo.
Poniamo il caso che invece dei regali la signora X avesse ricevuto dei
telegrammi, o al massimo delle telefonate urbane( stiamo postulando
l’inverosimile): la signora X a natale risparmierebbe 800 euro, da
mettere alla posta per il futuro di Q. Errore: l’insidia dei regali di
natale è sempre presente et distruttiva. Questa volta è colpa della
psiche umana, e di quello che chiameremo “indecisione nel catalogare i
propri amici”. La signora X, fondamentalmente ha sei amiche: Z, M, F, C,
I, G. Sono le amiche più strette, quelle che sente più spesso, quelle
che sanno tutti i cazzi suoi, quelle che si ricordano del giorno del suo
compleanno, quelle che le hanno dato una mano durante la gravidanza. Il
regalo di natale per loro non è un obbligo, ma un piacere. La signora X,
dunque, esce da casa con la carrozzina e Q tutto imbacuccato, e va in
centro per gli acquisti: spende in tutto 180 euro, 20 euro a
regalo(perché lei, oltre ad avere uno stipendio da operaia è anche molto
equa). Però, come una biscia silenziosa,si insinua nella mente della
signora X un pensiero fastidioso: “Ma la signora L? la conosco da appena
un mese, ma abbiamo partorito insieme, stava al letto accanto al mio…non
so dove abita, cosa fa, da dove viene, ma è stata molto gentile ed
amichevole con me”. E decide di acquistare un pensierino anche alla
signora L.
Attenzione alla parola amichevole. Assistiamo allo sfracello
delle risorse monetarie della signora X: ella itera lo stesso
ragionamento all’infinito per tutte le persone che conosce, anche quelle
che risiedono negli Stati Uniti e che ha conosciuto quando era andata ad
una vacanza studio a 16 anni.
Laddove comparirà la parola amichevole, la signora X si prodigherà per
comprare il regalo di Natale. Alla fine, tra il pianto disperato di Q,
che sono otto ore che va in giro per la città, la signora X torna con
buste e bustine a casa ed ha speso 1800 euro. Il caso della signora X è
significativo: ella, spinta da enorme bontà e da scarso senso di
valutazione, e anche da una visione allucinata degli acquisti, ha speso
copioso uno stipendio e mezzo per i regali di natale. Non è finita qui.
Oltre al danno la beffa: a parte il fatto che molti non avevano
applicato nei suoi confronti lo stesso ragionamento (cosa abbastanza
normale, visto che si tratta della concezione personale che si ha di
amicizia) e quindi la signora X si è trovata senza regalo(ma ella
stoicamente abbozza applicando il principio “a natale siamo tutti più
buoni”), un’altra ventina di persone, che lei non aveva calcolato, le
hanno portato un piccolo presente, senza essere ricambiati (hanno tutti
lo stesso difetto).
Questa spirale incontrollabile di scambi di regalo è inarrestabile e
peggiora di anno in anno. Fino a quando la signora X, al quarto figlio,
non regalerà più niente a nessuno, e sarà decretata da quelli che la
circondano una “taccagna”.
Per evitare che il caso della signora X si ripeta anche per voi, o
affezionatissimi lettori, vi proponiamo la VERA guida definitiva ai
regali di natale economici ma utili et efficaci. Diffidate delle guide
che trovate sui giornali, perché sono mera pubblicità : non seguite i
consigli di “Cose di Casa” che vi consiglia di acquistare una tazza di
plastica a 25 euro; non leggete le pagine di “Win Magazine” che vi
propina mouse Logitech a 86 euro da regalare al nipotino, o un lettore
Mp3 a 166,78 euro da regalare alla nonna; bruciate la pagine di
“Panorama” che vi dice di far felice vostra moglie regalandole un paio
di stivali rossi di Prada alla modica cifra di 600 euro.
Fidatevi solo di noi, che alla dichiarazione I.S.E.E. abbiamo una cifra
non proprio astronomica, ma che shockka lo stesso (per quanto è bassa).
1. La prima qualità da avere è la CREATIVITA’: se non la
possedete in quantità sufficiente, sfruttate la nostra. Inventate con
quello che possedete in casa: producete borsette à la page con ritagli
di jeans o stoffa del divano e propinatele alle vostre nipoti
adolescenti col pallino di essere alla moda, facendo loro credere che
anche Britney Spears porta quelle fantastiche borse…asimmetriche…Poco
importa che non sapete cucire: fate con la colla. E’ superfluo il fatto
che la borsa non ha apertura alcuna e che ha una forma indefinita.
Dovrete sfoderare in questo caso la vostra più sottile e subdola ars
oratoria per persuadere le vostre nipoti che lanceranno sicuramente una
nuova moda e saranno invidiate da tutti, a scuola. Per i nipoti maschi
la cosa è meno ardua. Prendete un cacciavite dalla borsa da lavoro di
vostro marito e regalatelo a vostro nipote che sta per affacciarsi
all’età adulta, dicendogli che un uomo non è un vero uomo se non sa
usare un cacciavite. Se non è convinto, fate leva sui suoi ormoni
impazziti e ditegli che è un simbolo fallico e che avrà moltissimo
successo con le sue coetanee. In questo modo avrete risolto anche il
problema del regalo per vostro marito(almeno per lui vorrete spendere
qualche euro?): un nuovo cacciavite.
2. Per i nipoti in età pre-scolare la cosa è meno facile: non
sono interessati alla moda e non puoi parlar loro di simboli fallici e
cose del genere… In più: il tuo nipotino preferito ti ha chiesto
supplicandoti il pupazzo di Pikachu che fa le capriole, parla, balla, si
lava i denti e si fa il bidet contemporaneamente, oltre a cucinare
squisite omelettes e fare massaggi shatzu . Come puoi, tu, o zio/a ,
deludere il nipotino implorante con gli occhietti lucidi et preganti?
Non puoi fargli questo, non puoi negargli la felicità, proprio TU. Si dà
il caso che questo benedetto pupazzo è prodotto solo nel Giappone
orientale e che costa 1200 euro. Come evitare lo sconforto ed il tentato
suicidio al nipotino? Entra in un tutto a mille qualsiasi ed acquista
una riproduzione poco fedele di Pikachu in peluche. Incartalo con le tue
mani di zio/a; portalo il giorno di Natale al tuo nipotino; aspetta che
lo scarti; alla sua espressione di estrema delusione(perché i bambini
non sanno fingere come gli adulti)consolalo dicendo che il suo Pickachu
è malato e lui deve aiutarlo a guarire. In questo modo(lo dicono tutti i
pedagoghi) il bambino stimolerà la sua fantasia nella speranza che un
giorno, il Pikachu, riuscirà a cucinare una fettina da solo. Da grande
non si troverà in difficoltà con la CREATIVITA’: proprio come lo zio o
la zia.
3. Il regalo per la moglie: è scientificamente provato (è scritto
nei cromosomi) che la donna ama i regali, e soprattutto ama le sorprese.
Per quest’anno tua moglie ti ricorda che si è scocciata di ricevere
sempre profumi, poiché li riceve da quando vi siete fidanzati e che può
aprire una profumeria con quelli che non usa perché le fanno schifo.
Sorprenderla con la frase: “ma mò te tengo fa pure ju regale, già è
tanto che me tte so pigliata!!” non è produttiva come soluzione.
Regalatele
un diamante. Si, ho detto un diamante. E per i prossimi natali,
rammentatele che, come dice la famosa pubblicità, un diamante è per
sempre. Vi siete tolto per l’eternità il pensiero del regalo per la
moglie.
4. Le sorelle ed i fratelli. Esperienza personale: ho una sorella
che in quanto a regali di natale è un po’ esigente. Quest’anno vuole il
cellulare Samsung Sharp non so che, insomma, il Samsung Matrix, quello
che ti fa le fotografie in tutte le angolazioni, anche a testa in giù
mentre fai bungee jumping, o mentre sei immerso a 3000 m di profondità
nella fossa delle Marianne; quello dove c’è Neo in persona che combatte
l’Agent Smith e c’è Morpheus che esce e ti dice “Welcome to the real
world”. Questo cellulare costa 499 euro(e qui si nota il goliardico
umorismo dei rivenditori che si rifiutano di scrivere 500 euro, ma
scrivono 499 per far vedere che il cellulare costa di meno). Io l’ho
risolta a modo mio: ho promesso alla esigente sorella che l’aiutavo
economicamente nell’acquisto di quel portento della tecnologia. In
pratica le do i soldi per natale. Ella ignora che al massimo posso darle
5 euro, e che le mancano ancora 494 euro per entrare in possesso del
Samsun Sharp qualcosa e che neanche se dona tutti i suoi organi riuscirà
a raggiungere una tale cifra. L’importante, con i fratelli e le sorelle
è mercanteggiare.
5. Il regalo per le zie e gli zii in età avanzata: si sa, a
Natale si ripresentano parenti che non vedete per tutto l’anno e portano
a casa vostra il tradizionale cesto di cibo, avete presente? Quello di
simil-vimini con la paglia e l’immancabile bottiglia di spumante
prodotto in corea e i biscotti confezionati, fatti in casa da qualcun
altro. Ebbene, mi rivolgo a voi donne: mettete in pratica la vostra
fantasia e la vostra manualità, soprattutto voi che non sapete
cucinare(come me del resto): impegnatevi nella farcitura di torte al
cioccolato che faranno fatica reggersi in piedi e che assumeranno una
forma obliqua; fate biscotti al forno semicrudi,peschette sgocciolanti
di ruhm e ciambelloni duri,da tagliare con la sega circolare. Offriteli
ai parenti che vengono a trovarvi: rimarrete soddisfatte. Oltre ai
complimenti(forzati e quindi immeritati, ma a voi che vi frega) per le
vostre doti l’anno prossimo non avrete più gente per casa. Per ovvi
motivi.
6. I regali per gli amici: il regalo ad un amico non è
forzatamente utile, anzi a volte appartiene solo alla sfera del
dilettevole. Più conosci l’amico, inoltre, e più è gradito, poiché
rispecchia i suoi gusti e le sue attitudini viste con gli occhi di
qualcun altro. Per l’amico che ama la musica: i cd costano troppo.
Correggiamo: i cd originali costano troppo. E poi, diciamoci la verità:
a te rompe spendere 25 euro per il doppio cd live di Mino Reitano. La
soluzione è l’algerino all’angolo, appena esci da un music store, che
con 25 euro ti vende la discografia completa di Reitano e ti regala pure
la compilation di musica dance più in voga nel 2003(da regalare al
figlio/nipote/amico che ama questo genere di musica). Per l’amico
sentimentale: poniamo che tu sia un tipo molto spiritoso. Se tu al tuo
amico regalerai un pacchetto di caramelle e gli farai notare il
parallelismo tra la dolcezza del suo carattere e la dolcezza delle
caramelle, capirà il tuo sottile umorismo, e ti perdonerà(perché è un
tuo amico e “perché a natale siamo tutti più buoni”). Per l’amico
permaloso: è l’amico che si incazza facilmente, e che si è lamentato del
regalo dell’ultimo natale. Essendo tu troppo spiritoso, comperi un
biglietto(almeno quello…) e lo stupisci con una frase ad effetto, dove
spiegherai che, per evitare che si incavoli di nuovo per il regalo, non
gliel’hai fatto per niente. Eccetera eccetera…per ogni amico un regalo
su misura.
7. Infine, ma non ve lo devo dire io, a Natale si applica,
nascondendola vigliaccamente, la sottile arte del RICICLO dei regali
dell’anno prima. So che siete espertissimi in questo, ergo non
dispenserò altri inutili consigli.
Buon Natale a tutti!! |