Una giornata indimenticabile
Il mio ricordo del Papa a Campo Felice
di Fra Titu

Inutile ripetere quanto è stato detto e scritto in questi giorni sul Santo Padre.

Il dolore misto ad una serie di nuove sensazioni pervadono i nostri cuori.

Ognuno lo ricorda per qualcosa. Io vorrei trasmettere il mio piccolo ricordo del Papa a Campo Felice.

Qualche anno fa durante una delle tante giornate di sci a Campo Felice, alcuni amici mi dissero in gran segreto che quel giorno ci sarebbe stata la visita del Papa.

Infatti dopo un pò iniziò silenziosamente la fase di accoglienza.
Parte del personale e il servizio di soccorso piste si spostò verso la zona denominata "degli Innamorati" bloccando con reti di protezione gli imbocchi alla pista.

Il Santo Padre, vestito un pò alla "Zeno Colò" come lo si vede spesso nelle immagini di repertorio giacca blu e pantalone nero, arrivò scortato da macchine blu e dalla polizia e, felice come un bambino, inforcò gli sci e senza alcun timore passando in mezzo a tutti gli sciatori increduli, salì sull'impianto di risalita delle "Cerchiare".

In un attimo l'ambiente si trasformò positivamente tra l'incredulità generale e la gioia di tutti per aver assistito ad un evento tanto eccezionale.

Anch'io fui investito da quell'atmosfera eterea, impalpabile, indimenticabile.... ma che solo oggi apprezzo in pieno.

Non sono a conoscenza in dettaglio di quello che accadde sulla pista ma dal racconto delle poche persone presenti, il Santo Padre passò il tempo come un vero montanaro, sciando in silenzio, ammirando solitario, in preghiera, le vette circostanti dal monte Velino al Puzzillo alla Cornacchia a monte Orsello al Gran Sasso a Monterotondo.

Poi, terminata la giornata sciistica, scendendo attraverso la valle degli Azzocchi, il Papa fu raggiunto dal suo seguito al bivio di Valleona e quindi riaccompagnato alla Santa Sede.

Questa che vi ho raccontato è solo la prima visita del Santo Padre nella nostra terra; ce ne sono state in tutto quattro (tre da sciatore e l'ultima nel 2000 da visitatore in quanto già malato) che sicuramente hanno dimostrato il Suo apprezzamento per i nostri monti.

Possiamo dirlo: La Terra di Lucoli è stata calpestata da un GRANDE UOMO.

 

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