Le denunce


Denuncia n. 100  -
1 novembre  2008

Denuncia inviata da:
 
Lupo solitario

Le ''urbi - orbe''  protagoniste della notizia pubblicata qualche giorno fa, sono state particolarmente fortunate e devono ringraziare il genitore che si è accorto, grazie ad un minimo di esperienza, che gli ''orbacchiotti motorizzati'' (ma come si fa ad andare a far genziana con le moto??? visto che si sacrifica una pianta protetta sarebbe il caso di spendere anche un pò di sudore da parte dei raccoglitori o no???) avevano portato a casa radici di Tasso Barbasso  o Verbasco (maolone in dialetto) credendo che fosse Genziana.
Vorrei dire agli incauti raccoglitori un paio di cose.
Ma non vi sembra un pò eccessivo raccogliere una quantità di genziana (o creduta tale) pari a sei kg???
Con tale quantità, nella giusta dose si ricavano circa CENTOVENTI litri di liquore!!!!!! Una botte!!!!!! E ci vogliono CENTO litri di buon vino e VENTI litri di alcol; a meno che non ci si commercia, credo sia anche una spesa non indifferente.
Ricordatevi cari ''orbacchiotti'' che una radice di Genziana impiega circa 40 anni per raggiungere un diametro di 6 centimetri. Quindi quando si raccoglie è meglio cercare di estrarre il massimo delle radici di una pianta poichè ormai il suo ciclo vitale è compromesso, evitando cosi di sacrificarne una decina. Considerato che la genziana è cosi buona (e avete ragione) non vi sembra il caso di farla apprezzare anche ai nipoti dei nostri figli???

Passiamo ora alle dolenti note.
Una persona poco esperta può facilmente scambiare la Genziana  anche con il Veratrum Album (Veratro Comune) poichè il rizoma (radice) è pressochè uguale.
Il Veratro comune si differenzia dalla genziana poichè ha le foglie alterne e non opposte ed il fusto è completamente avvolto nelle guaine fogliari.
Veratrum, dal latino " Verus" = vero e Trum = strumento, mezzo.
In passato si riteneva che la pianta potesse rendere chiara la mente e sviluppare l'intelligenza. Dal quindicesimo al sedicesimo secolo il Veratro fu usato contro le malattie mentali, la paralisi, ed altro ma data la SUA PERICOLOSITA' il rimedio viene in disuso.
L'ingestione di parti della pianta o liquori preparati con essa, provocano vomito, vertigini, dolorose dissenterie, rallentamento o arresto della frequenza cardiaca. Nel medio evo il succo del rizoma (radice) veniva usato per avvelenare le frecce. Il Veratro comune cresce negli stessi luoghi della Genziana Lutea con la quale si può confondere nel periodo di non fioritura a causa della somiglianza delle foglie e nel periodo autunnale quando sono visibili solo gli steli essiccati. Incauti raccoglitori lo hanno impiegato nella preparazione di liquori con esiti purtroppo nefasti.

Con questa piccola esposizione non voglio sembrare ne un moralizzatore, ne tantomeno creare falsi allarmismi, ma intendo solo ricordare che la Genziana è una pianta protetta e quindi non dovrebbe essere raccolta ma se proprio qualcuno lo vuole fare (con il rischio di una multa della Forestale) lo faccia almeno con cautela e rispetto nei confronti della natura che ci circonda.
Auguro buona digestione a tutti i visitatori di QueNova.


Veratrum album - Veratro comune
 

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