Denuncia n.
105 - 16 dicembre 2008
In risposta a Non me pozzo sta zittu
e all'amico di di Tubettò
Denuncia inviata da:
L’amica lucolana
Se si fosse “arrivati tutti denuncianti e denunciati e gli agenti” davanti al
tribunale, non avremmo assistito a una scena espressionista, al limite avremmo
potuto inscenare male un soggetto dai richiami vagamente pirandelliani.
Si usa a sproposito la parola “privacy”, ce ne riempiamo la bocca fino a
scoppiare. E comprendiamo che è tutta una grande confusione quando un agente ci
dice che se non siamo fotografi professionisti non possiamo fotografare
lampioni.
Non è questione di orario, è questione di luce. Ma chi non ha mai inseguito la
nebbia, di notte, queste cose non le può capire, e io non pretendo che vengano
comprese, o addirittura accettate.
Io parlo della mia Lucoli, che è bella alle due di pomeriggio e alle due di
notte. Con la pioggia, il sole, o la neve. È bella sempre. Parlo di foto che
mostrano tutto questo.
Noi non siamo tecnici, né RSPP, non ci occupiamo di pubblica sicurezza, anche se
siamo sensibili a questi temi, in quanto “cittadini del mondo”.
In quella veste siamo stati semplici spettatori di un barlume di richiamo dal
sapore squisitamente espressionista. Ma l’espressionismo non è semplicemente un
lampione storto. E non si può parlare di “espressività” e “espressionismo” come
di termini intercambiabili.
Parlo della mia Lucoli in modo meno entusiastico quando leggo una risposta che
si conclude con “Ma finitela”, perché “Ma finitela” è l’espressione (non
l’espressionismo eh!) di chi non ha nulla da dire, di chi non ha modo o capacità
di dialogare.
Ho scritto a Que Nova perché è il mezzo più adeguato per comunicare nel (e il)
nostro territorio e l’ho fatto in prima persona per tranquillizzare quanti
avevano pensato che si trattasse di malintenzionati e anche chi ci stava
ricamando sopra. Perché solitamente chi non è sensibile all’arte senso latu, sa
ricamare bene.
Non è questa la sede adatta per argomentare su cosa sia o meno l’arte, e su cosa
sia o meno artistico. Su questi argomenti, dissertazioni estetiche di luminari
(non lampioni eh!) ben più preparati di me sono ancora in corso. E, forse, lo
saranno per molto altro tempo. L’arte è una questione aperta, come dovrebbe
essere la nostra mente.
Concludendo, mi scuso con il proprietario di una abitazione adiacente, che è
stato erroneamente allarmato, e la cui casa (per la cronaca) non era stata
neanche fotografata.
L’amica lucolana
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