Denuncia n.
81 - 17
marzo 2008
Denucia inviata da:
"Una neo-canonista"
Il prezzo del progresso.
Assuefatta dalla quotidianità che vivo e totalmente calata nella routine
personale, non mi fermo mai (o quasi mai) a riflettere sul prezzo che paghiamo
ogni giorno per avere a disposizione ogni genere di comfort, o cosiddetto "bene
di prima necessità". O meglio, rifletto un paio di volte al mese, all'arrivo
della bolletta.
Poi capita che in una bella (e inverosimile) giornata di sole primaverile, a
marzo, esco di casa con la macchinetta fotografica in pugno e la voglia di
immortalare ancora e ancora le bellezze di Lucoli.
Arrivo a Sant'Antonio e decido di percorrere la strada che dal fondovalle sale
verso Casamaina.
Alla vista del primo paletto del metano, tutta intenta a riempirmi gli occhi di
"sana natura", storco un pò il muso, ma, mi dico, non se ne può fare a meno.
Proseguendo, però, inizio ad avvistare tappi e pezzi di tubi un pò ovunque,
dimenticati (o gettati?) dalla ditta appaltatrice.
Accade così che tra le foto marzoline, mi ritrovo tristi immagini di come non si
dovrebbe lavorare, anzi, di come a Lucoli non vogliamo che si lavori mai più.
E' con questa risolutezza che sollecito il Sindaco a prendere contatto con la
ditta e ad avvisare il responsabile, sperando nella sua disponibilità. Credo
nella sua buona fede e nella distrazione isolata di qualche operaio, che
sicuramente tornerà a recuperare tutto ciò che ha lasciato.
Colgo l'occasione per far presente che, purtroppo, la distrazione è un pò più
generalizzata di quanto si pensi.
E, oltre a raccogliere i tappi del metano, si dovrebbero anche togliere tutti i
lumini consumati gettati dietro il cespuglio della Chiesola di Sant'Antonio.
Magari anche il Signore, chissà, preferirebbe una lucetta in meno, ma un pò di
rispetto in più per tutti i luoghi del mondo.
Il prezzo del progresso dipende da noi!
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