Giornata
Ecologica 2004
Giornata Ecologica 2004: che pale!
Questo il motto della Giornata
Ecologica 2004 che rinnova la sua tradizione “più bella e più forte che pria”
come direbbe Gassman se fosse ancora vivo.
È invece l’esclamazione di una delle ragazze che hanno aderito alla
manifestazione impressionata dalla maestria con cui i pulitori (non diciamo
scopatori per il giusto rispetto dovuto alla “giovine ed ilare” donzella) hanno
mulinato i loro attrezzi tra sabbia polvere, sterpi, spini, trik e track e
castagnole.
“Ju porolò è statu tantu” hanno dichiarato i nostri reporter che, dopo essersi
spaccati la schiena con la zappa, a bordo di una Torpedo blu (na Bravo cchiù
morta che via), si sono sbizzarriti in spericolate evoluzioni artistiche con la
macchina fotografica sommersi da infondate e sferzanti accuse di “vilacchieria”.
Buona l’adesione alla manifestazione al Colle, Casavecchia, Ville, Lucoli Alto e
soprattutto alla Piaggia ed alle case popolari “de Salaranu”.
Alle prime luci dell’alba (alle otto sciupò ndr) gli intrepidi ecologisti tra
“tra na botta de remo e una de azutumia” hanno iniziato l’opera con mezzi
convenzionali (zappa e pala) e mezzi moderni (ju decespugliatore). Notevole la
presenza di mezzi moderni alle Ville, più legato alla tradizione il Colle.
Alle undici i camion messi a disposizione dal comune hanno iniziato la navetta
per la rimozione del prodotto della fatica degli spalatori (lo zuzzu) tra lo
sguardo vigile ed attento del Sindaco e della giunta tutta che, insieme, hanno
raccolto tra l’altro le preferenze della popolazione in merito al menù del
tradizionale pranzo.
A questo proposito è apparso commovente l’episodio di gemellaggio che ha visto
protagonista il Colle che si è letteralmente tolto la pecora di bocca per
donarla agli affamati casavecchari (peggio delle cavallette) che avevano
famelicamente divorato in un batter d’occhio la loro “pecora agliu cutturu” e
cinguettavano “comme ji sbirruni appena nati che aspettanu che la mamma gli
reporta lo magnà”.
Il sindaco stesso ha provveduto alla cottura della pecora sotto la pioggia
coprendo con un ombrello “la rascia” ed il prezioso animale.
Alla fine tutto Lucoli risplendeva come nella vecchia reclame di Spic e Span.
“Mo nne tenemo mette le pattine pe caminà” hanno detto in coro alcuni
intervenuti alla manifestazione.
La pecora ed il vino (boni tutti e ddu), come nella migliore tradizione, hanno
suggellato la giornata che, di nuovo, è stata una buona occasione per stare
insieme e fare qualcosa di costruttivo per il proprio paese.
Le foto
Casavecchia - Salarano
Francolisco - S. Croce
Piaggia
Colle
Lucoli Alto
Finalmente ... se magna
Il Sindaco si prende cura dell'arrosto proteggendolo dalla pioggia
Dopo il dovere...
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