Sulle scie di "Overland"
di Pierluigi Castellani

Avevo lasciato i bambini "affidati" agli Istituti rumeni (l'equivalente dei nostri orfanotrofi) poco più di un anno fa, a Bucarest e Brasov, (città quest'ultima sita nell'incantevole e mitologica Transilvania), nei giorni di luglio, che noi italiani ricorderemo per la futile quanto inattesa conquista del 4° Mondiale.


Il tir di "Overland for Smile"

Quest'anno, negli ultimi giorni di agosto, è stato troppo forte il richiamo a proseguire il lavoro in favore di quei bambini (l'età andava dai 4 ai 18 anni) che non necessariamente sono orfani, ma che per motivi più disparati (genitori alcolisti, violenze e soprusi familiari, ristrettezze economiche, handicap fisici o mentali, abbandoni, ecc.) vengono inseriti negli Istituti di accoglienza, fino all'età approssimativa di 19-20 anni: mi è capitato di visitare anche due gioielli di fratelli, Bogdan e Levhkra, la cui madre è viva, ma che non può sobbarcarsi il peso economico per il loro mantenimento, avendo già un altro figlio; va ricordato che lo stipendo medio mensile di un lavoratore in Romania, specie nelle campagne, è di 100 Euro, più o meno, che viene tutt'ora retribuito in "Lei", non essendo ancora corrente la valuta europea.

Il progetto "Overland for Smile" è nato proprio lo scorso anno, per iniziativa di due dentisti di Milano, con il patrocinio del Ministero degli Esteri e dell'Ambasciata d'Italia in Romania, e con l'aiuto di vari sponsor, tra cui l'Iveco che per motivi commerciali, è stato il promoter originario della celebre iniziativa di Overland, che molti di voi ricorderanno per le avventurose traversate in giro per il mondo a bordo dei Tir arancioni Iveco appunto, riportate da Rai 1 nelle trasmissioni serali.

L'obiettivo del progetto è quello di istruire all'igiene orale e di curare i denti a quanti più possibili bambini orfani alloggiati negli Istituti rumeni che hanno aderito all'iniziativa.
Il nostro è appunto uno di quei Tir (ora non più utilizzati per i viaggi esplorativi), equipaggiato in forma di efficientissimo studio dentistico ambulante, con tre poltrone a bordo e tutte attrezzature e materiali di prima qualità.
Si tratta di un prototipo unico al mondo (solo negli USA eccezionalmente passano di rado nelle riserve indiane delle rulottes per visitare (o per meglio dire "estrarre") i denti ai piccoli nativi.
Il progetto è di vasta portata, visto che nel corso di questi due anni, nel periodo che va da giugno a settembre, si è coperta la quasi totalità del territorio rumeno.
La squadra, composta da medici dentisti, igienisti e assistenti provenienti da tutta Italia, cambia mediamente ogni settimana, e l'intero gruppo operativo si trasferisce da una città all'altra ogni 2-3 settimane.


L'interno del tir di "Overland for smile"

Ovviamente sono a carico dei volontari le spese di viaggio e alloggio; per i pasti, a pranzo si mangia nella mensa degli Istituti, a volte con i bambini, mentre la cena è offerta dall'organizzazione.
E' un'esperienza molto formativa e non parlo sotto l'aspetto medico, ma soprattutto dal punto di vista umano e culturale, soprattutto se pensiamo a quali privilegi abbiano i nostri bambini nei confronti dei meno fortunati che vivono in quelle realtà.
Eppure, la più grande gratificazione che si riceve durante la missione, è proprio vedersi restituire il sorriso da parte di piccoli che non hanno avuto mai occasione in vita loro di incontrare un dentista; forte è ovviamente è l'apprensione dei piccoli al primo impatto con la struttura e con noi, ma la preziosa collaborazione di giovani interpreti e di animatori rende meno pesante l'approccio; poi, quando i primi pazienti escono soddisfatti e col sorriso (sebbene un po' "intontiti" dall'anestesia!), via libera per i compagni.
Il legame che si crea con i bambini è davvero molto forte e c'è un'immensa tristezza nonchè commozione da entrambe le parti al momento dell'addio: viene da pensare a molti di noi di portar via qualcuno di loro!
Un dettaglio clinico: quest'anno (ero a Constanta, sul Mar Nero) abbiamo visto una situazione dal punto di vista dentale meno grave dell' anno precedente: il motivo, credo, oltre a fattori ambientali, era la quasi totale mancanza di dolci nell'alimentazione dei bambini !!.... (la cosa fa riflettere ulteriormente....)

Questa mia testimonianza è rivolta, per quanto possibile, a tutti i bambini del nostro invidiabile territorio lucolano, e se verrà in qualche modo raccolta dai loro genitori, spero serva almeno per un istante a distogliere il pensiero dai piccoli problemi quotidiani, pensando che bambini lontani solo poche centinaia di chilometri, non hanno alcuna colpa di vivere in condizioni di estreme ristrettezze, non solo economiche e soprattutto privi di ogni affetto.

Un abbraccio a tutti i bambini di Lucoli.