La scultura di Gianfranco Micarelli su Monte Rotondo

“La mia stanza”
di Gianfranco Micarelli

L’insieme di emozioni, idee e sogni che ogni essere umano ha in sé, universo circoscritto del quale rompere i confini per accedere e riversarsi nel mondo esterno, per comunicare agli altri.
“La mia stanza” è laboratorio privato di sensazioni, sentimenti e pensieri che prepara ognuno di noi ad aprirsi all’altro da sé.
La scultura evidenzia, nella sua struttura, “chiusure aperte”: è simbolo del chiudersi in sé per aprirsi al mondo.

La verticalità dell’opera simboleggia l’ascesa al mondo soprannaturale divino, definendo perciò un processo di avvicinamento tra il mondo terreno e quello spirituale.
Ed è proprio qui, in questa analisi del concetto di ascesa al mondo divino evidenziato dalla scultura, che si collocano alcuni degli elementi-simbolo che la tesi scritta presenta.

Primo tra tutti la MONTAGNA, che viene introdotta subito e poi rivisitata in seguito.
Ho voluto dare particolare rilievo a questo elemento perché, oltre alla verticalità che la collega alla scultura, essa è anche strettamente connessa all’opera che, essendo di pietra, rispecchia la morfologia del posto dove è nata, l’Abruzzo aquilano, terra di montagne (Lucoli).
Quali espressioni dell’idea di “ascesa” troviamo anche la SCALA, le TORRI GEMELLE, l’INFINITO e la METAFISICA.
Mentre il PONTE ben si ricollega al concetto di comunicazione tra due entità, l’uomo ed il mondo divino, l’uomo con i suoi simili.
Lo scritto include altri elementi/concetti simbolo, tutti in qualche modo racchiusi nell’opera artistica o da essa richiamati.
La nostra stanza è il luogo voluto e segnato da Gesù per la nostra preghiera, per il nostro incontro con Dio Padre che vede nel segreto e ci ricompensa.

Questa composizione artistica esprime in un modo pressoché descrittivo la frase di Gesù sulla preghiera: “Tu quando preghi entra nella tua stanza e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà” (Mt. 6,6).
Nella scultura si denota il richiamo che le arcate fanno all’uomo affinché entri all’interno di esse, all’interno di questa stanza, ed entrato in sé stesso, nel suo segreto, si ritiri e preghi; stanza avvolgente e aperta verso il cielo.

A questo punto possiamo dire che la meraviglia dell’opera si manifesta nei buchi fatti con grande cura nelle pareti interne della scultura; essi simboleggiano in un modo eccezionale il Padre che vede la preghiera fatta nella nostra stanza, preghiera che ricompensa.
La scultura poi è aperta ai quattro lati e questo sta ad indicare che chi cristianamente è chiamato a pregare nella propria stanza non lo deve fare solo a suo vantaggio, ma anche per il vantaggio e la salvezza di tutte le persone del mondo, anche dei propri nemici