Salvato durante la seconda guerra mondiale
Enzo Cosentino, un ottantenne che attualmente vive a Catania, ha scritto al
nostro Sindaco Giannone perchè desidera rivedere le persone a cui, in un
certo senso, deve la vita.
Dal 20 dicembre del 1943 al 20 giugno 1944, in piena guerra mondiale, è
stato ospitato da una famiglia del Peschiolo.
Ora, a distanza di tanto tempo, ed è per questo che ha scritto al
sindaco di Lucoli, chiede di essere messo in contatto con la famiglia
Giardini.
«Facevo parte del Battaglione San Marco», racconta Enzo Cosentino,
«e fui fatto prigioniero dai tedeschi a Tolone, in Francia.
Il 9
settembre del 1943 sono riuscito a scappare, e camminando sempre a piedi,
ho attraversato la frontiera, per arrivare infine, il 20 dicembre, a Lucoli.
Qui sono rimasto bloccato per mesi, a causa della neve, ma sono
sopravvissuto grazie all'aiuto di una famiglia di Prata o Peschiolo.
Mi hanno trattato come un figlio: si chiamavano Giardini e mi ricordo la
signora Maria Rosa, dal cuore d'oro, le figlie Veronica, Vanda, Vera,
Velia, il figlio Francesco, che all'epoca aveva più o meno la mia stessa
età, e un altro figlio, se non sbaglio di nome Giuseppe, che allora era
prigioniero degli inglesi in Africa».
Tutte informazioni che possono essere utili per rintracciare qualche
rappresentante della famiglia Giardini.
«Ho un ricordo di amore e di
umanità sulla gente di Lucoli ed ho in mente i bei luoghi che mi hanno
ospitato per tanto tempo. La prego di farmi avere notizie», conclude Cosentino.
La risposta
del Sindaco di Lucoli
Egr. Sig. Enzo
Cosentino,
rispondo alla sua lettera e non nascondo una certa emozione nel leggere
quanto le è accaduto nel settembre de! 1943.
Come Sindaco di questa comunità apprendere che alcuni nostri concittadini,
hanno compiuto un gesto così nobile non può che onorarci e farci sentire
tutti orgogliosi.
Alla famiglia Giardini, che peraltro conosco molto bene e della quale
nutro stima e rispetto, va il mio più sentito ringraziamento, a Lei un
saluto affettuoso per quanto ha fatto in nome dell'Indipendenza e della
Libertà del nostro amato paese.
Infine saremmo onorati e felicissimi, parlo anche a nome di tutti i
componenti della famiglia Giardini, che ho avuto modo di sentire, di
invitarla a trascorrere un soggiorno nel nostro Comune.
Le allego i recapiti delle persone della famiglia Giardini che potrà
contattare.
Rispettosi saluti
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