Nell’ambito del programma “Un giorno, un paese” l’Associazione
Aquilana Amici dei Musei sabato 28 ottobre si è recata a Lucoli per
presentare alla cittadinanza "Storia, Arte e Vita di Lucoli e Tornimparte".
E’ stata un giornata molto interessante sia per chi non conosceva Lucoli che
per chi ha colto l'occasione per approfondire le proprie conoscenze sulla
storia e sull’arte del nostro comune.
Ha aperto la giornata il vice presidente dell’Associazione Aquilana Amici dei Musei Franco Dus che ha spiegato brevemente lo scopo dell’associazione
e cioè quello di valorizzare i beni artistici, culturali, architettonici ed
ambientali della nostra regione, facendoli conoscere in Italia ma
soprattutto iniziando a far conoscere l’Abruzzo agli abruzzesi.
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Il sindaco di Lucoli
Giannone, dopo aver fatto gli onori di casa, ha iniziato il suo
intervento descrivendo il territorio, l’economia ed i
nostri paesi, aiutato nell’esposizione, dalla proiezione di alcune
slide che mostravano fotografie delle frazioni lucolane, menzionando
infine alcuni personaggi illustri della nostra terra.
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Ha chiuso la parte
introduttiva del convegno il saluto del sindaco di Tornimparte Antonio
Tarquini, che ha voluto sottolineare le differenze dal punto di vista
artistico tra i due comuni ammettendo, molto gentilmente, che Lucoli può
vantare un maggior numero di opere d’arte proprio per la differenza di
ricchezza che i due territori hanno avuto nel passato: Tornimparte più
legato ad una economia boschiva e Lucoli prevalentemente legato alla
pastorizia, molto più redditizia della prima.
Subito dopo il prof.
Raffaele Colapietra ha iniziato il suo intervento tenendo la parola
per più di un’ora affascinando i presenti con i personaggi e con la
storia di Lucoli e di Tornimparte con continui richiami e
collegamenti a quella aquilana e a quella italiana.
Ha subito iniziato il suo intervento affermando “…Lucoli è uno di
quei comuni che vale molto più di quello che si ritiene, anzi più di
ciò che ritengono gli stessi lucolani ed è per questo che il mio
intervento non sarà breve, proprio per potervi documentare quello
che sto dicendo in vari campi: della storia, della cultura e della
politica, campi in cui Lucoli ha rappresentato un elemento
importante…” |
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Ha proseguito poi parlando
dei personaggi illustri della nostra terra come,
Daniele Properzi,
Venanzio
Lupacchini, Alessandro Trentacinque
e Padre Aniceto Chiappini definito
da Colapietra il simbolo della cultura lucolana prima di
Francesco Di Gregorio altro
pilastro della nostra cultura, prematuramente scomparso.
Con una facilità disarmante il prof. Colapietra si è mosso tra i vari
periodi storici, dal medioevo al rinascimento da
Daniele Properzi alla
Beata Cristina da
Venanzio Lupacchini a
Pietro Marrelli regalandoci un quadro
così glorioso ed affascinante della nostra storia che gli sguardi di noi
lucolani presenti in sala, spesso si incrociavamo orgogliosi, sottolineati
da cenni di assenso e soddisfazione.
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Subito
dopo ha preso la parola la dott.ssa Bianca Maria Colasacco
funzionario della Sovrintendenza, che nel restauro dell’Abbazia
di S. Giovanni eseguito dall’architetto Mancini, recentemente scomparso
e successivamente per la Chiesa di S. Menna,
ha curato il restauro delle opere d’arte in esse contenute. |
Anche la dottoressa nella sua
introduzione ha subito premesso “…Lucoli non meritebbe solo una visita ma
due, tre, quattro, tale e tanto è il patrimonio, rilevantissimo sia sotto il
profilo quantitativo che qualitativo…”
Il suo intervento è poi proseguito raccontando ai presenti la storia dell’Abbazia
di S. Giovanni dal 1077 fino ai giorni nostri descrivendo i momenti di
massimo splendore e i periodi di decadenza.
Ha così ricordato i vari terremoti che più volte l’hanno danneggiata ma ha
anche citato l’importanza che l’Abbazia di Lucoli ha rivestito nella storia
religiosa e civile della città di L’Aquila, quando l’Abate di Lucoli, che in
vari momenti storici aveva sempre rivendicato la propria autonomia e per
questo era sotto il diretto controllo del Papa, compartecipava agli eventi
più importanti della città di L’Aquila sedendo a fianco del vescovo a
sottolineare la propria potenza ed indipendenza.
La dott.ssa
Colasacco ha inoltre ricordato gli anni del restauro in cui lei ha
avuto una parte importante ed è emerso qui tutto il suo amore per la
nostra Abbazia che ha dimostrato di conoscere centimetro per
centimetro e lo ha ampiamente manifestato quando ha accompagnato,
nella tarda mattinata, tutti noi presenti ad una visita guidata,
facendoci scoprire particolari che noi lucolani non avevamo mai
notato e anche quegli affreschi che pensavamo di conoscere bene li
abbiamo visti con occhi diversi e con la sue appassionate e
competenti descrizioni abbiamo potuto apprezzarli profondamente.
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Dopo la pausa pranzo i
visitatori si sono recati ad ammirare gli affreschi di Saturnino Gatti
presso la Chiesa di S. Panfilo a Tornimparte dove si è concluso il giro
turistico.
Insomma una giornata
emozionante che ancora una volta ci ha fatto sentire orgogliosi di essere
figli di questa terra, una giornata culturale per cui dobbiamo ringraziare
l’associazione “Amici dei Musei” di L’Aquila ma soprattutto il prof.
Colapietra e la dott.ssa Colasacco, due relatori di grande spessore, che
hanno saputo tenere per più di tre ore, in religioso silenzio, tutti i
presenti affascinati da ciò che raccontavano ma soprattutto conquistati
dall’amore per la loro materia che traspariva ad ogni parola coinvolgendoci
a tal punto che non ci saremmo mai stancati di ascoltare.
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